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Dunque in una soluzione acquosa di un sale ci sono ioni; in una soluzione acquosa di un acido si formano lo stesso tanti ioni; e in acqua pura?
La risposta è che anche in acqua pura si forma una certa quantità di ioni, anche se questa quantità è piccola, anzi piccolissima.
Gli ioni derivano dalla autodissociazione ionica dell'acqua stessa.
La spiegazione è abbastanza semplice e risiede nelle seguenti considerazioni:
- le molecole di acqua sono polari, cioè assimilabili a dipoli
elettrici; quindi dotate di una estremità positiva, dalla parte dei due atomi di Idrogeno,
e di una negativa, dalla parte dell'atomo di Ossigeno;
- le estremità di segno opposto di molecole vicine sono soggette ad
attrazione elettrostatica reciproca, cioè si attraggono e quindi si avvicinano:
l'ossigeno di una molecola tenderà ad avvicinarsi ad un idrogeno dell'altra;
- quando queste estremità di segno opposto si troveranno sufficientemente vicine, intorno a 1,2 Angstrom, vale a
dire intorno a 0,12 nm, a distanza di legame, scatta il meccanismo di elettron-donazione da
parte dell'ossigeno, che mette in comune il doppietto elettronico libero più vicino
all'atomo di Idrogeno, spingendo quest'ultimo a rompere il legame e dissociarsi dalla
molecola d'acqua a cui apparteneva.
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Nel caso dell'acqua pura, la seconda molecola subisce una dissociazione come quella dell'acido e si libera così uno ione idrogeno H3O+ e uno ione ossidrile OH-.
In termini stechiometrici si ha:
| H2O + H2O H3O+ + OH- | |
ma la cosa più importante è che la quantità di ioni idrogeno e ossidrili è molto piccola in acqua pura.
Vediamo di capire meglio che succede e di che quantità si sta parlando.
In 1 litro di acqua pura ci sono, come sappiamo, 1000 grammi di acqua, dal momento che la densità di essa è 1000 grammi/litro; questi 1000 grammi a quante moli corrispondono?
Le moli si possono calcolare:
| nH2O = mH2O/MMH2O = 1000g/18g = 55,6 moli di acqua | |
contenute in 1 litro.
Di queste 55,6 moli di acqua quante subiscono autodissociazione? La risposta è 10-7 moli di acqua (per litro, dato ricavato sperimentalmente)
Si ha dunque
| H2O + H2O H3O+ + OH- | |
55,6 moli/litro 10-7 moli/L + 10-7 moli/L |
E quindi si può dire che in acqua pura l' autodissociazione produce una concentrazione di 10-7 moli/l di H3O+ e 10-7 moli/l di OH-
Si ha dunque
Si definisce Prodotto ionico Kw dell'acqua, dato da
| Kw = [H3O+] · [OH-] = 10-7 · 10-7 = 10-14 | |
In realtà questa è una reazione di equilibrio e come tale è regolata dalla legge di Gouldberg e Waage sugli equilibri chimici.
Come si sa, la legge di G. & W. si scrive, data una generica reazione di equilibrio:
| aA + bB cC + dD | |
con il significato che a moli di A, reagendo con b moli di B danno c moli di C e d moli di D.
Una reazione del genere è regolata dalla costante Keq data da
Keq = [C]C · [D]d / [A]a · [B]b |
Nel nostro caso la reazione di equilibrio è:
| H2O + H2O H3O+ + OH- | |
o anche:
| 2H2O H3O+ + OH- | |
Keq = [H3O+] · [OH-] / [H2O]2 |
Ora il valore di [H2O]2 l' abbiamo già visto essere uguale a (55,6 moli/Litro)2 ed è praticamente costante perchè solo circa 10-7 moli/Litro di acqua si dissociano, cioè pochissime; per cui il valore di [H2O] 2 lo possiamo inglobare nella costante e scrivere:
Keq · [H2O]2 = [H3O+] · [OH-] |
Se il prodotto a primo membro lo indichiamo con una nuova costante KW, chiamata Prodotto ionico dell'acqua, cioè se poniamo
Allora risulta:
E quindi risulta che KW è il prodotto della concentrazione molare di ioni H3O+ per la concentrazione molare degli ioni OH-.
Sperimentalmente si trova che esso è a 25°C uguale a 10-14, poichè risulta che a questa temperatura
A questo punto però occorre dire che le cose funzionano in modo tale che,
cioè
qualunque sostanza si aggiunga all' acqua, |
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il sistema reagisce sempre in modo che il prodotto della concentrazione di ioni H3O+ per la conc. degli ioni OH- si mantenga sempre uguale a 10-14. |
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Per capire bene le implicazioni di tutto questo, facciamo un esempio, supponendo di aggiungere ad un litro di acqua 10-4 moli di NaOH, idrossido di sodio.
Tutto l'idrossido di sodio si scinde in ioni, secondo la seguente reazione:
NaOH Na+ + OH- |
In seguito a questa dissociazione in ioni, si formano 10-4 moli di ioni OH-, quindi le concentrazioni di ioni in soluzione diventano:
[H3O+] = 10-7
[OH-] = 10-7 + 10-4 |
Cioè, alle concentrazioni presenti in acqua si sono aggiunte 10-4 moli di ioni OH-, in queste condizioni il prodotto delle concentrazioni risulta
Il prodotto delle concentrazioni è circa uguale a 10-11 (1000 volte + grande di 10-14) perchè 10-7 è trascurabile rispetto a 10-4.
Allora il sistema reagisce in modo da riportare il prodotto delle due concentrazioni uguale a KW; possiamo dire, allora, che, in seguito a questa reazione del sistema acquoso, le concentrazioni diventano:
[H3O+] = 10-7 - x
[OH-] = 10-4 + (10-7 - x) |
Se pongo
Si ottiene
[H3O+] = y
[OH-] = 10-4 + y |
Dove il valore della variabile (incognita) y deve essere tale che il prodotto delle concentrazioni torni a essere uguale a 10-14:
[H3O+] · [OH-] = y · (10-4 + y) = 10-14 |
E' facile rendersi conto che nell'espressione 10-4 + y il termine y è trascurabile rispetto a 10-4, essendo molto più piccolo di 10-7; risulta cioè chiaramente che
per cui si può porre, approssimando, che
con questa ipotesi, l'espressione precedente del Prodotto Ionico KW diventa:
[H3O+]·[OH-] = y · 10-4 = 10-14 |
Si ha cioè la seguente equazione di 1°grado:
dove risulta essere anche
cioè
[H3O+] = y = 10-14/10-4 = 10-10 |
e quindi [H3O+] = 10-10 e siccome abbiamo detto essere [OH-] = 10-4 ne consegue che
[H3O+]·[OH-] = 10-10 · 10-4 = 10-14 = KW |
cioè il prodotto delle concentrazioni è tornato uguale a KW, in seguito alla reazione del sistema. Questo significa che le 2 concentrazioni sono inversamente proporzionali: se una cresce, l'altra deve diminuire in modo tale che il loro prodotto resti sempre uguale a 10-14.
Nel grafico è visualizzato quello che succede, anche se i valori non sono in scala. |
Allo stesso modo facciamo un esempio, supponendo di aggiungere ad un litro di acqua 10-2 moli di un acido, per es. acido nitrico HNO3.
Tutto l'acido si scinde in ioni, secondo la seguente reazione:
HNO3 + H2O H3O+ + NO3- |
In seguito a questa dissociazione, si formano 10-2 moli di ioni H3O+; quindi le concentrazioni di ioni in soluzione diventano:
[H3O+] = 10-7 + 10-2
[OH-] = 10-7 |
Cioè, alle concentrazioni presenti in acqua si sono aggiunte 10-2 moli/L di ioni H3O+, in queste condizioni il prodotto delle concentrazioni risulta
Il prodotto delle concentrazioni è circa uguale a 10-9 (100000 volte + grande di 10-14) perchè 10-7 è trascurabile rispetto a 10-2.
Allora il sistema reagisce in modo da riportare il prodotto delle due concentrazioni uguale a KW; possiamo dire, allora, che, in seguito a questa reazione del sistema acquoso, le concentrazioni diventano:
[H3O+] = 10-2 + (10-7 - x)
[OH-] = 10-7 - x |
Se pongo
Si ottiene
[H3O+] = 10-2 + y
[OH-] = y |
Dove il valore della variabile (incognita) y deve essere tale che il prodotto delle concentrazioni torni a essere uguale a 10-14:
[H3O+] · [OH-] = (10-2 + y) · y = 10-14 |
E' facile rendersi conto che nell'espressione 10-2 + y il termine y è trascurabile rispetto a 10-2, essendo molto più piccolo di 10-7; risulta cioè chiaramente che
per cui si può porre, approssimando, che
con questa ipotesi, l'espressione precedente del Prodotto Ionico KW diventa:
[H3O+]·[OH-] = 10-2 · y = 10-14 |
Si ha cioè la seguente equazione di 1°grado:
dove risulta essere anche
cioè
[OH-] = y = 10-14/10-2 = 10-12 |
e quindi [OH-] = 10-12 e siccome abbiamo detto essere [H3O+] = 10-2 ne consegue che
[H3O+]·[OH-] = 10-2 · 10-12 = 10-14 = KW |
cioè il prodotto delle concentrazioni è tornato uguale a KW, in seguito alla reazione del sistema. Questo significa che le 2 concentrazioni sono inversamente proporzionali: se una cresce, l'altra deve diminuire in modo tale che il loro prodotto resti sempre uguale a 10-14.
Quanto visto, succede sempre se aggiungiamo un acido o una base ad acqua pura.
Per riassumere quanto detto, ponendo l'accento su come varia e sul campo di variabilità della concentrazione ioni idrogeno[H3O+] , possiamo concludere quanto segue:
la concentrazione [H3O+] , da innumerevoli prove effettuate, può raggiungere un minimo, in soluzione acquosa pari a 10-14, questo si può realizzare con grosse aggiunte di una sostanza basica, tipo NaOH; mentre al contrario può raggiungere un massimo pari a 1 (il numero 1 si può esprimere anche come 100, cioè 10 elevato a zero), per aggiunte di una sostanza acida, tipo HCl; in definitiva il campo di variabilità è dato da:
o, che è la stessa cosa:
Di conseguenza anche la concentrazione degli OH- varia allo stesso modo , ma inversamente, per cui quando gli [H3O+] sono 10-14 moli/Litro, gli [OH-] sono 1 mole/Litro, mentre se gli [H3O+] sono 1 moli/Litro, gli [OH-] sono 10-14
Il pH è un altro modo usato per misurare l'acidità o la basicità di una soluzione.
Se consideriamo la concentrazione idrogenionica di una soluzione acquosa, si è detto che essa può variare nell'intervallo definito da
Se a questo punto considero gli esponenti delle potenze in base dieci che sono estremi dell’intervallo suddetto e questo esponente cambiato di segno della concentrazione idrogenionica di una soluzione lo chiamo pH, si vede facilmente che il pH di una soluzione può variare nell’intervallo
e precisamente si ha
e di conseguenza l’acidità, basicità e neutralità di una soluzione si può esprimere in funzione del pH, dicendo che
pH < 7 (o anche si può dire 0 ≤ pH < 7) Campo di acidità
pH > 7 (o anche si può dire 7 < pH ≤ 14) Campo di basicità
pH = 7 Condizione di neutralità
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per finire non resta da dire che il pH di una soluzione può essere misurato con
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Sostanze indicatrici |
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Sostanze colorate aggiunte in quantità minime alla soluzione di cui misurare il pH, che cambiano
colore (si parla di viraggio dell’indicatore) ad un determinato pH; da sole servono a ben poco
perché dicono solo se si è raggiunto e superato un determinato valore di pH ed uno solo.
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Cartine indicatrici |
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Striscioline di carta imbevute di miscele di indicatori: danno, grazie ad una
tabella di corrispondenze tra colori e valori di pH, una misura sufficientemente precisa del pH. |
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pHmetri (piaccamentri) | Strumenti digitali che danno misure molto accurate del pH. | |
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